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Scheda: Silvio Berlusconi

S. Berlusconi (foto Camera dei Deputati)

Chi sono
Il mio partito
Cosa penso di...
Dicono su di me

Chi sono

Sono un imprenditore milanese che si prodiga in politica per la salvezza dell'Italia dai comunisti e per accrescere la ricchezza del Paese. Ho realizzato miracoli nella mia vita, senza l'aiuto di nessuno, costruendo palazzi e la principale società privata di comunicazioni d'Italia.

Sono riuscito in ciò, piuttiosto, superando ostacoli innaturali considerevoli. Come l'accanita burocrazia, che limita la naturale e genuina libera iniziativa privata; le note procure malevole, che volevano spegnere il nostro fondamentale diritto di espressione garantito dalla Costituzione; come finanzieri che persino arrivavano ad entrare nella mia azienda senza volersene andare, chiaramente alla ricerca di qualcosa di utile da portar via, con tutti i processi conseguenti (i quali, hanno visto Silvio Berlusconi sempre alla fine assolto con formula piena).

Così come ho sviluppato la mia azienda (per non parlare delle mie grandi vittorie sportive, con l'ottenimento di ben quattro coppe dei campioni), allo stesso modo farò con l'Italia: toglierò via tutte queste fastidiose regole burocratiche, cancellerò tutte queste tasse asfissianti e renderò l'Italia molto più efficiente e produttiva, eliminando tutti gli infiniti sprechi.

Il mio partito

All'inizio si chiamava Publitalia, poi ho deciso per un nome che da solo oggi richiama il suo noto ed indiscutibile successo: Forza Italia!, reso in seguito semplicemente Forza Italia. Ottenni subito un'alleanza di grande autorevolezza, quella di Gianfranco Fini e del suo partito. Riuscii in seguito a raccogliere il meglio dal Partito Popolare Italiano, che si distinse in un grande partito guidato da Pierferdinando Casini, il CCD. Un esiguo numero di troppo noti cattocomunisti non mi volle seguire nella mia impresa e riuscirono a vincere le elezioni nel 1996 insieme ai comunisti, grazie a Scalfaro e alle procure, ma a furia di ridurli al silenzio nei mezzi televisivi sono riuscito con il mio partito a prender al PPI un'infinità di voti.

Dopo questa grande sciagura per l'Italia, che si tradusse in povertà diffusa e bassa crescita, dopo che per anni siamo maturati politicamente divenendo più buoni e moderati, sono riuscito, informando il Paese di tutto quello che le sinistre senza programma stavano commettendo, nonostante lo sproporzionato controllo dei media, a far andare la stragrande maggioranza degli italiani al potere. Ora, oltre ad essere il più grande partito italiano, Forza Italia guiderà fermamente l'Italia per i prossimi vantaggiosi vent'anni. Ma Forza Italia, il mio partito, non può avere fine: né limiti temporali, né territoriali. Auguro a tutti che il suo modello di sviluppo invincibile possa conquistare sempre più favore all'estero, in modo che ovunque l'abolizione della proprietà privata, il comunismo, non si possa affermare, ora e sempre.

Cosa penso di...

Berlusconi, Paolo

L'uomo più onesto di Milano. L'uomo più onesto dopo di me.

Craxi, Bettino

Un grande statista, probo osservatore degli interessi pubblici, allontanatore dei comunisti. Il mio migliore amico, testimone al mio secondo matrimono e padrino del mio secondo genito.

Previti, Cesare

Un grande amico, un bravissimo avvocato, un ottimo lavoratore. Avrei voluto farlo Ministro della Giustizia.

Montanelli, Indro

Un invidioso.

Dicono su di me

È una vergogna per l'Europa (Le Monde, 9-11-2003)

È un politico vanitoso e demagogo, un promotore della tv spazzatura, un campione di tutte le categorie dell'impunità (Le Nouvel Observateur, 26-6-2000)

Berlusconi non è adatto a guidare il governo di alcun Paese, tanto meno quello di una delle democrazie più ricche del mondo (The Economist, 27/4/2001)

Noi un uomo così non lo toccheremmo neppure con la punta di un bastone (Daily Telegraph)

Per molte persone non italiane, e sicuramente per molti americani, è difficile capire come il primo ministro italiano S. Berlusconi possa restare al potere. (New York Times, 28-5-2003)

Il problema principale dell'Italia è Berlusconi stesso, non tanto per quello che dice o per quello che ha detto in passato, ma per quello che è. (Financial Times, 6-5-2001)

Berlusconi, vergogna dell'Europa (Liberation, 5-12-2001)

È stato condannato per falsa testimonianza a proposito della sua iscrizione alla Loggia P2 (reato prescritto da un'amnistia del 1989); [...] è stato condannato in prima istanza a due anni e nove mesi di reclusione per tangenti alla Guardia di Finanza, prima di beneficiare in una prescrizione in appello; [...] fu condannato a due anni e quattro mesi di prigione per finanziamento illegale di partito politico, prima di beneficiare di una prescrizione in appello e poi in cassazione; [...] fu condannato a un anno e quattro mesi di prigione per falso in bilancio prima di beneficiare di una prescrizione del reato in appello. [...] ed è accusato di frode fiscale in Spagna. [...] Questo regime di bugie, di deformazione e di disinformazione, di aggiustamenti a fini privati rappresenta una vera e propria minaccia per l'Europa. (Le Monde, 16-3-2002)

Ha ritenuto più importante il varo del decreto per Rete4, la depenalizzazione del falso in bilancio ed altre leggi ad personam che ben conosciamo, rispetto alle urgenze di un Paese che sta conoscendo un nuovo momento di crisi esemplificato dal caso Parmalat. (Sueddeutsche Zeitung)

Dall'indipendenza della magistratura alla libertà di stampa non mi sembra che i valori democratici facciano parte della cultura del candidato premier del centrodestra. Anzi. [...] Non credo si possano aumentare le pensioni, diminuire le tasse e contemporaneamente ridurre il deficit. È lo stesso programma del '94, quando in pochi mesi Berlusconi danneggiò seriamente l' Italia». [...] E non temo solo il controllo diretto dei mezzi di informazione, ma anche interventi legislativi. [...] Oggi, ho paura delle conseguenze di un governo Berlusconi. (Franco Modigliani, 5-5-2001)

È come se Bill Gates si candidasse alla Casa Bianca, dicendo che quello che è buono per Microsoft è buono per gli Stati Uniti". [...] Le accuse sul passato di Berlusconi metterebbero molto probabilmente un candidato americano fuori dal ring, (Washington Post, 9-4-2001)

Il ritorno politico di Berlusconi, il tycoon dei media e l'obiettivo di numerose inchieste penali, è un segno di quanto sia profondo questo cinismo [italiano]. (New York Times, 9-4-2001)

Un'offesa alla città della pace e dei diritti umani (Nuernberger Nachrichten, 10-2001)

L'Europa ha avuto una visione raccapricciante di un uomo che non sembra avere esitazioni a piegare fatti politici e giudiziari al proprio tornaconto personale... Negli ultimi due anni Berlusconi ha fatto del salvarsi la pelle il tema del suo governo. (The Independent, 11-5-2003)

Temo che la gente sia ossessionata di salvare le proprie sostanze e non veda il pericolo che minaccia il Paese, pericolo di false illusioni, falsi valori, indifferenza verso i principi etici. Temo che possano essere lesi i principi della democrazia, in particolare la laicità, la libertà di stampa e lo stesso stato di diritto. (Rita Levi Montalcini, 31-3-2001)

Che Silvio Berlusconi possa portare l'Italia alla rovina è evidente per chiunque. (Der Standard)

Berlusconi non è un caso unico nella nostra storia. È però la prima volta che pubblichiamo un dossier di queste dimensioni su un singolo individuo. Berlusconi è un caso estremo e merita estreme misure. In Berlusconi non esiste un singolo problema, ma una accumulazione di problemi. È l'esempio più eclatante di un uomo che ha usato la politica per costruire il proprio impero e per proteggersi dai guai giudiziari. Tanto più grave visto lo smisurato controllo dei media e l'incredibile conflitto di interessi. Non esistono precedenti nei paesi del mondo industrializzato. (The Economist)

L'America è piena di milionari che si sono dedicati alla causa pubblica. A differenza di Berlusconi loro dissociano gli interessi personali dalla politica, mettono i capitali in blind trust, si dimettono dalle cariche nelle loro società che, in certi casi arrivano a liquidare. Nelson Rockfeller è il simbolo di questo capitalismo illuminato. Berlusconi invece è sciatto, rancoroso e vendicativo. Non si fa scrupoli di manipolare la cosa pubblica per avvantaggiare le sue aziende e incrementare il valore dei suoi investimenti. Negli USA un politico che si trovasse implicato in tanti procedimenti giudiziari e venisse accusato di corruzione e falso in atto pubblico sarebbe travolto dalla stampa e dall'opinione pubblica. (Los Angeles Times)

Nel panorama economico europeo l'Italia è una delle esperienze più positive. Peccato che la debba rappresentare Berlusconi. I suoi problemi personali, il carnevale di procedimenti penali nei quali è coinvolto, stanno oscurando seriamente il paese e lo stanno trasformando in una sorta di zimbello della Unione Europea. Nessun politico statunitense si potrebbe permettere di essere al centro di così tante polemiche e procedimenti penali. (Newsweek)

È alto solo un metro e sessantaquattro, ma ha una grande considerazione di sé. Ciò che gli conviene, diviene legge. Ciò che disturba va eliminato. Berlusconi è entrato in politica, lo dice lui stesso, per risolvere i suoi problemi legali ed economici. E lo ha fatto in un modo finora inaudito per le democrazie europee: l'Italia viene ristrutturata secondo le esigenze del suo Capo di governo. [...] L'Europa se ne vergogna [...] Ciò che innervosisce davvero i governi d'Europa è la consapevolezza di essere rappresentati da uno che molti europei considerano semplicemente un truffatore. [...] Il presidente francese Jacques Chirac lo considera «un pallone gonfiato» con qualche complesso d'inferiorità. Da quando Berlusconi è al governo le relazioni tra Italia e Francia, da sempre buone e persino cordiali, hanno subito una battuta d'arresto. Anche a Berlino sono passati i tempi in cui Italia e Germania presentavano iniziative comuni per la riforma dell'Unione. (Der Spiegel)

Per Berlusconi e i criminali della sua corte ella è un incubo. La giurista dai capelli rossi è l'inflessibile punta di diamante, o meglio di rubino, della Giustizia italiana. (Frankfurter Allgemeine Zeitung, 24-7-2003)

Che una parte non piccola dell'opposizione consista di democristiani, liberali e cattolici di sinistra per Berlusconi non ha importanza alcuna. Anche davanti ai giudici egli non mostra alcun rispetto, per lui essi sono soltanto un «cancro» nella società. (Süddeutsche Zeitung, 18-6-2003)

Un politico che schernisce i valori fondamentali della democrazia, che disprezza la separazione dei poteri e lo Stato di diritto [...] egli non può rivendicare alcuna autorità morale e credibilità politica. (Frankfurter Rundschau)

Pecora nera d'Europa (Ta nea)

Sia la tv privata che quella pubblica finirebbero sotto il suo controllo. (International Herald Tribune, 19-4-2001)

Il telegiornale sovietico di Breznev non avrebbe saputo fare di meglio. (Financial Times)

"In Italia, il 90 per cento dei mass media è in mano a Silvio Berlusconi", "Dopo intensiva campagna elettorale (grazie ai propri mezzi di comunicazione) vince le elezioni", "Ora è anche presidente del consiglio", "Svt: noi siamo una televisione libera" (Svt, la tv di stato svedese, spot del febbraio 2005).

Comprereste un auto usata da lui? (Manifesti norvegesi antieuropei)

Berlusconi prende in giro l'Europa del diritto (Helsing Sanomat)

Appare più e più volte nell'istruttoria della procura antimafia di Palermo, e non come esempio di virtù democratiche e europeiste, ma come socio di Stefano Bontate, uno dei membri del triunvirato che dirigeva la mafia negli anni Settanta. (El Pais, 19-5-2001)

Berlusconi non è soltanto un altro personaggio di destra, è una minaccia alla democrazia. (The Guardian, 5-07-2003)

Il pagliaccio della politica (Süddeutsche Zeitung)

Pericoloso manigoldo (The Guardian)

Quello che altrove in Europa sarebbe da molto tempo motivo di dimissioni, per Silvio Berlusconi è motivo per un cambiamento della legge. (Der Tagesspiegel, 3/8/2002)

Berlusconi è un cattivo ambasciatore per l'Italia e un insulto per la Spagna. [...] Non è facile trovare un imprenditore italiano con un tale cumulo di processi giudiziari, aperti o chiusi, con sospetti di corruzione come quelli che gravitano intorno a Silvio Berlusconi. [...] Che non abbia il profilo etico necessario per governare è evidente in tutta Europa tranne che in Italia, dove il suo populismo e l'appoggio dei suoi canali televisivi l'hanno trasformato nel candidato favorito per l'elezioni politiche di domenica. [...] Sarebbe uno spettacolo poco edificante vedere a Madrid un capo di governo italiano ricercato dalla giustizia spagnola. (El Mundo, 6-5-2001)

Difficile giudicare quanto le sue televisioni pesino sul suo successo. E tutti questi anni di programmi berlusconiani, alla ricerca esclusiva di un'audience massima, che hanno finito per modellare un nuovo tipo di italiano, ad immagine e somiglianza di Silvio Berlusconi. (Le Soir, 6-5-2001)

Criminale condannato tre volte (The Economist, 7-1998)

È uno di quegli uomini ai quali non si stringe volentieri la mano (Berliner Zeitung)

La sua retorica è quella del liberalismo economico, ma in realtà si è trattato solo dei suoi interessi. Si è comportato come un monopolista che massimizza i propri utili" (Nouriel Roubini, consigliere del Fondo Monetario Internazionale, economista alla Stern School of Business, New York University, WirtschaftsWoche, 17 marzo 2006)

(11/02/2005)

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