Giovanni Berlinguer, uomo politico e professore universitario, 17 novembre 2001, a un congresso di partito:
"Ricorderò una vignetta del Mattino di qualche settimana fa, dove spiegava le tappe della democrazia diretta in Italia: 1993, il sindaco eletto direttamente dai cittadini, 1999, il presidente della regione eletto direttamente dai cittadini, 2001 le leggi fatte direttamente dagli imputati. E la cosa tragica è che non è una barzelletta. Nei giorni scorsi il compagno Fava ci ha informato che il vicepresidente della commissione Giustizia della Camera ha difeso Totò Riina come avvocato, dinanzi ai magistrati di Palermo."
Poteva forse essere una eccezione? Macché! Questa anomalia si fa sempre riconoscere subito. In particolare segnalo, di avvocati: Renato Schifani (capogruppo al Senato della Repubblica di Forza Italia!, che mi risulta presente in diversi processi per mafia), Ignazio La Russa (capogruppo alla camera di Alleanza Nazionale, che ha difeso dei noti corruttori quali Berlusconi e Previti), Carlo Taormina (ad oggi nominato sottosegretario agli interni, difensore di mafiosi, eversori, stragisti; con stretto riferimento a processi che ha perso; anche investito di una carica istituzionale ha indossato la toga, si è preso la scorta, ed ha continuato a difendere gli stessi). Nel '94, lo stesso che si è preso la carica di Presidente del Consiglio cercò di porre quale Ministro della Giustizia un suo avvocato, proprio tal Cesare Previti, poi spostato alla Difesa a causa del rifiuto proveniente dal Capo dello Stato (Scalfaro), essendo l'individuo indagato, fra l'altro, per corruzione di giudici.