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Ci sono programmi che non offrono una interfaccia che permetta, in assenza di ampia confidenza, una modifica della sua configurazione al volo, non raramente si limitano a delegare il compito ad un file di testo unico (es. /etc/lilo.conf, /home/dante/.fvwm2rc), da controllare con un modificatore di testo, che espone commentandole ogni opzione disponibile. Modalità che presenta sia lati negativi che positivi.
Altri programmi, tipici della shell, possano avere una cattiva organizzazione del passaggio dei parametri, che possono essere tanti e di elevata difficoltà mnemonica.
A questi problemi si può cercare di porre rimedio, specie in in proporzione alla diffusione del programma ed all'agevolezza del suo sistema di configurazione, con un tipo di software chiamato frontend (o front end, front-end)
Requisiti: X-Window
Home page: http://www.imada.ou.dk/~blackie/dotfile
Almeno questi moduli disponibili: bash, elm, emacs, fvwm1, fvwm2, ipfwadm, procmail, rtin, tcsh
Requisiti: X-Window, GNOME
Home page: http://gecco.sourceforge.net/
Alcuni moduli disponibili: cron, dhcpcd, fstab, inetd/tcp wrapper, inittab, ipchains (filtraggio pacchetti, mascheramento, trasferimento di porte (port forwarding), e gestione degli acconti) - librerie (e.s. ld.so.conf), lilo, pppd, stampanti, livelli d'esecuzione, /etc/shells e shell profile, syslog, diversi servizi (e.s. bind, Sendmail, Apache, FTP daemons, dhcpd, ssh/sshd, wine, etc. )