3.5. Indicazioni generali sull'installazione dei programmi

3.5.1. Introduzione

Se non si dispone già nel proprio elaboratore dei programmi necessari bisognerà procedere all'installazione e nel caso al reperimento. Può essere una soluzione per evitare inconvenienti, se non siete esperti, che primamente cerchiate la versione distribuita dalla vostra distribuzione (in primo luogo sul sito del realizzatore di essa) questo preverrà possibili problemi di configurazione.

3.5.2. RPM, DEB e TAR

I formati RPM e DEB (tipici dei programmi archiviati nelle distribuzioni) si riferiscono a programmi forniti in formato binario, utili per cominciare con facilità e rapidità (devono essere compatibili con la versione della distribuzione), ma non sempre sono ottimali per la propria configurazione. I file .tar.gz (o .tgz o .tar.bz2) contengono i programmi in codice sorgente, l'ideale per avere file eseguibili ottimali.

Per i programmi distribuiti in formato sorgente può essere più utile tenerne una copia disponibile vista la possibilità di avvantaggiarsi delle cosiddette pezze (con patch), relativamente piccoli reperibili file contenenti delle istruzioni che vengono interpretate in modo da aggiungere i cambiamenti più recenti al codice sorgente, per quindi ripetere la fase di compilazione.

Per questo formato a volte succede che la documentazione completa rimanga nella directory di origine, senza che venga installata come per gli altri file, in tal caso conviene spostarla da lì prima di effettuare la suggeribile cancellazione della directory creata in /usr/local/src.

3.5.3. Con i programmi base

Solo .rpm

# rpm --install <file>

Solo .deb

# dpkg --install <file> [o meglio con il programma agevolatore apt]

-i è una abbreviazione per --install.

Solo tar.gz, .tgz, .tar.bz2

Posizionarsi nella directory /usr/local/src:

cd /usr/local/src

se dà errore: mkdir /usr/local/src

De-archiviazione e decompressione, a secondo dell'estensione:

tar -x --ungzip --file file archivio

tar -x --bunzip2 -f file archivio

-x è un parametro tipico dei dearchiviatori, abbreviazione di --extract, si nota anche -f abbreviazione di --file.

Quindi cd nome directory del programma, compilazione:

./configure

make

(make potrebbe necessitare di diverso tempo di elaborazione e spazio su hard disk), per finire e installare:

make install

3.5.4. Con Midnight Commander

Con Midnight Commander (mc o gmc): si seleziona il file DEB o RPM con il mouse o i tasti cursore e si fa clic con il mouse o si preme invio; si vedrà nell'elenco dei file INSTALL, in questo caso ripetendo l'azione precedente su di esso il file viene eseguito e l'archivio installato.

I file .tar.*, da MC sono quasi considerati come directory, quindi si entra dentro l'archivio e si usa la funzione copia ([F5]) sulla directory che appare per portare i dati in /usr/local/src, quindi, da lì, si potrebbe eseguire il file configure se presente, quindi Makefile senza, rispondendo alla richiesta di parametri, introdurre qualcosa. Quando ha finito - può richiedere diverso tempo -, si ripete l'operazione di nuovo su Makefile ma inserendo il parametro install.

3.5.5. Con TkDesk

Si porta il puntatore del mouse sopra il pacchetto desiderato, si attiva il menu popup con il tasto destro del mouse e si seleziona install.

Per i file .tar.* è lo stesso di quanto detto per MC solo che è necessario usare il tasto destro del mouse per estrarre l'archivio (funzione extract), spostando prima l'archivio in /usr/local/src utilizzando un terzo pulsante del mouse (o se assente la combinazione dei due tasti).

3.5.6. Alternativi per i pacchetti

gnomrpm

Richiede GNOME, X-Window; interfaccia grafica per gli RPM

kpackage

Richiede KDE, X-Window; interfaccia grafica per RPM e DEB

yast

Fornito con la distribuzione SuSE, la funzione "Carica pacchetti" installa gli RPM

dselect

Fornito con la distribuzione Debian, per i pacchetti DEB

glint

Fornito con la distribuzione RedHat fino alla versione 5.2, solo RPM, scomodo per nuove installazioni

3.5.7. Programmi necessari

Questo descritto è il procedimento standard, durante la descrizione dei programmi verranno indicate eventuali modifiche di questa procedura. Per ciò ed altre cose si può aver bisogno di un modificatore di testo (text-editor), molti di questi dovrebbero risultare facilmente disponibili: mcedit, nedit (richiede X-Window, Lesstif/Motif), xemacs (richiede X-Window), emacs, vim o vi o gvim (richiede X), gedit (X, GNOME), asedit (X), gxedit (X), kedit (X, KDE), jed e xjed (X), textedit (X), xcoral (X).